Il finocchio: imparare a conoscerlo senza farsi "infinocchiare".

In cucina: Il finocchio è un ortaggio consumato sia crudo che cotto. Di solito viene affettato e mangiato da solo o in insalate miste, oppure vengono usate le sue grosse foglie come "cucchiaio" per raccogliere, ad esempio, l' olio del pinzimonio. Quando invece si consuma cotto, viene lessato, brasato o gratinato. Quando si mangia il finocchio crudo bisogna scegliere sempre quello tondo comunemente chiamato maschio perché è più croccante e carnoso. Per la preparazione del finocchio cotto invece, bisogna acquistare quello dalla forma più allungata detto comunemente finocchio femmina che è più fibroso e per questo è più indicato per prepararlo appunto cotto.

 

Caratteristiche: Il finocchio deve presentare una superficie esterna liscia con poche nervature appena rilevate, un colore bianco e brillante (non giallastro opaco o con macchie marroni e/o ammaccature). Nel caso in cui siano presenti anche le foglie, queste dovranno essere di un verde brillante e non appassite.

 

Conservazione: Il finocchio normalmente NON è surgelabile. Si conserva per 3-4 giorni nel reparto verdure del frigorifero.

 

Preparazione: E' molto semplice: basta eliminare le code verdi con un taglio netto, (le cosiddette "barbe") bisogna poi dividerlo a metà, eliminare le foglie esterne (chiamate guaine) più dure e spesse, tagliare il torsolo raso alla base e tagliare ogni metà a sua volta in due. Bisogna sciacquarlo sotto acqua corrente allargando un po' le foglie con le dita, affinché l' acqua penetri ed elimini eventualmente la terra presente; infine scolarlo bene e prepararlo a proprio piacimento.